Gli pneumatici LeCont partecipano al successo del Campionato europeo a Genk

19/05/2019

Dopo la Francia e il circuito di Angerville, i piloti iscritti al Campionato europeo FIA Karting della OK si sono recati a Genk, in Belgio, per il secondo dei quattro appuntamenti della stagione 2019. Altra data, altro luogo, altre condizioni e altra gerarchia, ma una costante: quella della qualità e della regolarità degli pneumatici LeCont.

Battezzato "home of Champions" dalla famiglia Lemmens che gestisce il complesso belga con passione, rigore e professionalità, il circuito di Genk ha ancora una volta dato vita a uno spettacolo intenso e cadenzato. "Siamo stati molto contenti di tornare su questo circuito, circa otto mesi dopo il grande successo del Campionato mondiale dove avevamo il compito di fornire gli pneumatici per le categorie KZ, KZ2 e Academy. Questa volta, ci attendeva un'altra sfida poiché la CIK-FIA ci ha affidato la categoria OK grazie al risultato della gara di appalto", ha precisato Paolo Bombara, responsabile marketing di LeCont.

L'importanza delle pressioni

In Belgio, il meteo ha a volte messo a dura prova i nervi dei piloti e dei team, ma la competizione si è sempre svolta in condizioni eccellenti, generando un forte interesse sportivo sin dai primi test privati di mercoledì fino a domenica pomeriggio. Secondo in finale e sempre leader del Campionato europeo dopo queste due prime prove, lo scozzese Dexter Patterson, Campione mondiale junior nel 2017, ha potuto fare un bilancio positivo del suo week-end. "Ho apprezzato molto l'efficacia degli pneumatici LeCont. Rimangono performanti sulla durata e sono facili da gestire. In una delle manche sono partito con gli pneumatici da pioggia poiché la pista era un po' bagnata. Alcuni hanno scelto le slick e hanno iniziato a girare molto forte a fine gara perché la pista si stava asciugando. Ho avuto paura che i miei pneumatici si deteriorassero, ma hanno tenuto alla perfezione, così bene che sono riuscito a conservare la prima posizione".

"È vero che la pioggia a Genk a volte è arrivata all'improvviso e, in questo caso, l'esperienza e la competenza dei tecnici sono fondamentali poiché il range di pressione possibile è molto ampio con i nostri pneumatici da pioggia. Esistono vari parametri da tenere in considerazione, come la quantità di acqua sulla pista e la temperatura esterna", ha aggiunto Paolo Bombara.

Travisanutto sul gradino più alto del podio

In generale la performance degli pneumatici si è confermata nel corso di tutto il meeting. Vari piloti sono scesi sotto la soglia dei 52 secondi durante le prove private dove le condizioni della pista erano ottimali. Alla fine, è stato l'italiano Gabriele Minì che ha terminato con il miglior tempo assoluto del meeting in 52"742. "A Genk i tempi possono variare con il passare della giornata, a seconda del meteo, della temperatura e dell'ora", ha ammesso Koen Lemmens, gestore del complesso. "Del resto, se alcuni si sono stupiti di questa variazione, si sono potuti constatare dei distacchi simili anche nella OK e nella Junior".

In finale l'italiano Lorenzo Travisanutto ha ritrovato tutta la performance che aveva mostrato nel 2018 quando è diventato Campione del mondo nella OK con un altro marchio di pneumatici. Alle sue spalle, lo scozzese Dexter Patterson ha fatto una brillante rimonta fino alla seconda posizione davanti allo svedese Dino Beganovic. "Tra i primi quindici piloti che hanno conquistato dei punti in Belgio durante la finale, troviamo tredici team diversi. Ciò dimostra che la gestione dei nostri pneumatici non pone problemi e che c'è equilibrio in termini sportivi. Non vedo l'ora di andare a Kristianstad, in Svezia, per seguire questo appassionante Campionato europeo", ha concluso Paolo Bombara.